Mutuo a Tasso Fisso o Variabile: Quale Conviene di Più?

Il mutuo a tasso fisso e a tasso variabile presentano delle caratteristiche differenti che li rendono i finanziamenti ideali a seconda di alcune precise condizioni. Il tasso variabile infatti viene considerato il più vantaggioso se si vuole disporre di un credito non superiore a 15 anni mentre il tasso fisso è più sicuro in quanto non varia al variare delle condizioni di mercato.

Mutuo con tasso fisso o tasso variabile?

Una delle domande più frequenti che ci si pone al momento della scelta di un mutuo è se optare per il tasso fisso o per il tasso variabile. Nello specifico la prima opzione, ovvero il tasso fisso, viene visto come una sorta di congelatore per l’intera durata del rimborso in quanto il suo valore non aumenta e non diminuisce con il passare del tempo. ll tasso variabile al contrario può cambiare repentinamente a seconda delle previsioni future, di conseguenza risulterà avere un costo più basso rispetto all’altro ma ovviamente appare più rischioso.

Nell’insieme occorre però prestare attenzione anche a tantissimi altri fattori che possono influenzare il suo valore, sia personali che non. La maggior parte delle famiglie attualmente, vista anche la grande incertezza economica del periodo, preferisce optare quasi sempre per il tasso fisso soprattutto nel caso in cui si chiede un finanziamento a lungo termine.

Le differenze tra le due tipologie di mutui

Per capire quale tipo di mutuo sia il migliore e si adatti alle proprie esigenze, occorre prima di tutto conoscere le differenze presenti fra i tassi. La prima grande disparità che deve essere presa in considerazione tra i due valori è il tipo di credito sui quali si basano. Il tasso fisso infatti segue il valore dell’Eurirs meglio conosciuto come l’Euro Interest Rate Swap, grazie al quale è possibile effettuare delle operazioni swap all’interno delle banche europee. Il tasso variabile dipende invece dalla BCE e dall’Euribor e quest’ultimo viene calcolato giornalmente dagli istituti di credito, tenendo conto del valore di interesse medio.

Da cosa dipendono i tassi del mutuo

Ma chi stabilisce i tassi d’interesse o da cosa vengono influenzati? L’azione svolta dai singoli istituti di credito, viene in qualche modo governata dalla Banca Centrale Europea, che condiziona le loro scelte. Nello specifico la BCE si occupa di regolare l’andamento del denaro presente in una determinata zona europea e lo fa abbassando o aumentando il tasso di interesse. Sempre la BCE tiene inoltre conto dell’inflazione, degli obiettivi economici da perseguire, della stabilità finanziaria ed infine della crescita economica.

mutuo tasso fisso o variabile
Mutuo a tasso fisso o variabile

In seguito a quest’ultima opzione, l’istituito di credito è tenuto ad aumentare il tasso di interesse se si verifica un’aumento elevato del livello economico in quanto si potrebbe assistere al rischio d’inflazione, mentre in caso contrario deve abbassarli per favorire ed incentivare l’impiego del denaro. Tenendo conto di questi presupposti, una delle variabili da prendere in primis in considerazione se non si sa se optare per il tasso fisso o variabile, è il peso dei tassi imposti dalla Banca Centrale Europea.

Caratteristiche specifiche delle due tipologie

Il mutuo così detto di breve durata, ovvero quello che non si protrae per oltre 15 anni, permette di avere accesso a finanziamenti per ristrutturare un determinato immobile o per costruire una nuova ala della casa. In questo caso il tasso variabile si presenta come la scelta ideale rispetto a quello fisso perché, anche se in futuro si verificheranno degli aumenti dei tasso d’interesse, il valore in questione andrebbe ad incidere solamente su una parte della quota da restituire, visto che la somma pattuita è già stata in parte risarcita negli anni precedenti.

Il tasso variabile viene così preferito solamente per i prestiti inferiori ai 15 anni in quanto il rischio in questo caso è davvero ridotto visto il breve arco temporale a cui fa riferimento. Diverso è invece il discorso per il mutuo di lunga durata, che presenta un corso superiore ai 30 anni. Può così essere richiesto per acquistare la prima casa oppure per costruire un immobile.

Al contrario della situazione precedente, il tasso fisso è in questo caso la soluzione ideale perché permette di definire in maniera chiara il valore degli interessi da pagare negli anni a seguire. Si possono verificare però inoltre anche altri due ipotesi: se colui che ha la necessità di avere un finanziamento svolge già un’attività autonoma oppure dispone di un salario costante nel tempo, il mutuo a tasso fisso diviene una vera e propria garanzia rispetto invece al tasso variabile, mentre se il mutuante pensa di poter restituire il denaro prestato alla banca prima ancora dello scadere del tempo, dovrà puntare necessariamente sul tasso variabile altrimenti con l’altra opzione, si ritroverà a pagare dei costi inutili.

In entrambi i casi occorre comunque ponderare con attenzione le caratteristiche di ogni tipo di tasso, in quanto soltanto così sarà possibile prendere una decisione definitiva e consapevole.

Domande Frequenti

Quali sono le differenze principali tra un mutuo a tasso fisso e variabile?

Un mutuo a tasso fisso prevede un tasso di interesse invariato per tutta la durata del finanziamento, offrendo prevedibilità nelle rate mensili. Al contrario, un mutuo a tasso variabile ha un tasso di interesse che può variare nel tempo in base ai tassi di mercato, portando a rate mensili variabili. La scelta tra questi due tipi di mutuo dipende da diversi fattori come la propria tolleranza al rischio, le condizioni economiche attuali e future e la durata del mutuo.

Come influisce l’inflazione sulla scelta tra mutuo a tasso fisso o variabile?

L’inflazione può influenzare i tassi di interesse sul mercato, che a loro volta influenzano il costo dei mutui a tasso variabile. Un periodo di inflazione bassa potrebbe rendere più attraente un mutuo a tasso variabile, mentre in periodi di inflazione alta, un mutuo a tasso fisso potrebbe offrire maggiori garanzie con rate invariate nel tempo.

Quali sono i vantaggi di un mutuo a tasso fisso?

Un mutuo a tasso fisso offre la certezza di rate costanti nel tempo, facilitando la pianificazione finanziaria. È una scelta eccellente per chi preferisce una struttura di pagamento prevedibile e vuole evitare sorprese anche in periodi di volatilità economica.

In quali situazioni è preferibile un mutuo a tasso variabile?

Un mutuo a tasso variabile può essere preferibile se ci si aspetta che i tassi di interesse diminuiscano nel futuro o se si prevede di pagare il mutuo anticipatamente. Questo tipo di mutuo può offrire tassi iniziali più bassi rispetto ai mutui a tasso fisso, ma con il rischio di rate più alte in futuro se i tassi di interesse aumentano.

Come posso decidere quale tipo di mutuo è migliore per la mia situazione finanziaria?

La scelta tra un mutuo a tasso fisso o variabile dipende dalla propria situazione finanziaria, tolleranza al rischio e obiettivi a lungo termine. È consigliabile consultare un consulente finanziario, valutare le previsioni economiche e considerare la propria capacità di gestire possibili variazioni nelle rate mensili. Confrontare le offerte di diversi istituti di credito e utilizzare strumenti online come i calcolatori di mutuo può aiutare a fare una scelta informata.

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