Calcolo degli Interessi del Mutuo: Formule e Tassi per Calcolare la Rata

È probabile che arrivi un momento nella vita di ognuno di noi in cui ci troviamo a dover sostenere una spesa molto ingente o comunque abbastanza perchè per la sua copertura necessitiamo che terzi ci “prestino” momentaneamente del denaro. Ad esempio, per l’acquisto di una casa, un’automobile o per lavori di ristrutturazione, difficilmente si riesce a provvedere da soli. Si cerca perciò di ottenere un mutuo. Il mutuo prevede solitamente un piano di restituzione a lungo termine rateale che include anche una quota di interessi. Qui di seguito ci occuperemo di spiegare come e attraverso quali formule vengono calcolate le rate e gli interessi di un mutuo.

Cos’è il mutuo

Il mutuo è un contratto di finanziamento. Gli elementi fondamentali che lo caratterizzano sono il capitale finanziario prestato, la durata del finanziamento e il tasso d’interesse che ricopre un ruolo molto importante. Per la restituzione del mutuo, invece, si ricorre ad un piano di ammortamento in cui vengono stabilite le modalità, i tempi, le quote.

Come funziona il mutuo

Come abbiamo già velocemente accennato se hai un mutuo, dovrai restituirlo a rate, distribuite su un periodo di tempo, queste sono composte di una Quota capitale (Qc) e di una Quota interessi (Qi). La Quota capitale è effettivamente parte della somma da rimborsare, in pratica è una quota del debito. La Quota interessi, invece, non è una parte del debito bensì la remunerazione per il finanziamento accordato dall’ente in questione, di solito la Banca, che chiede un compenso per il rischio che si assume prestando denaro. Questo “compenso”, ripetiamo, sono gli interessi.

Come si calcolano gli interessi

La parte di denaro corrisposta a titolo di interessi è di semplice calcolo. La quota interessi dipende dal capitale (C), dal tasso annuo (r), e dal tempo (t). Con le formule sarà più chiaro:

calcolo interessi mutuo
Calcolo interessi mutuo
  • nel caso in cui il tempo sia espresso in anni: Qi= (C x r x t) /100
  • nel caso in cui il tempo sia espresso in mesi: Qi= (C x r x t) /1200
  • nel caso in cui il tempo sia espresso in giorni: Qi= (C x r x t) /36000

L’interesse si dice semplice quando la quota è calcolata sempre su capitale fisso, mentre si dice che l’interesse è composto quando non viene calcolato sul capitale iniziale ma di volta in volta, annualmente, su quello residuo. Inoltre un mutuo può essere a tasso fisso, a tasso variabile o a tasso misto. Nel primo caso si stabilisce in fase contrattuale sia il tasso d’interesse sia la rata.

Questi non varieranno mai nel tempo, proteggendo il consumatore dai rischi di un aumento dei tassi d’interesse ma impedendogli, allo stesso tempo, di beneficiare di eventuali diminuzioni. Si sarà invece soggetti alle oscillazioni dei tassi d’interesse qualora si dovesse optare per il tasso variabile. In questa situazione il tasso varia al variare del costo del denaro, ne segue i movimenti e può rivelarsi una soluzione interessante pur essendo più azzardata. Infine, negli ultimi anni, è stata introdotta una terza possibilità: il tasso misto.

Se si sceglie questa strada il tasso sarà composto da una parte fissa e una variabile. Inoltre ad ogni scadenza potranno essere rinegoziate le condizioni del mutuo su tassi e rate. Ovviamente, essendo la materia piuttosto vasta e sempre in evoluzione, esistono diverse tipologie di tassi d’interesse.

Cosa sono T.A.N. e il T.A.E.G.

Il T.A.N., ovvero il tasso annuo nominale, è il tasso di interesse puro, si applica annualmente in percentuale sulla somma iniziale erogata. Può inoltre essere variabile o fisso. Il T.A.E.G., invece, è il tasso annuo effettivo globale o anche detto indice sintetico di costo. Il T.A.E.G. è, in parole povere, il costo totale del credito e racchiude sia il T.A.N. sia le altre spese necessarie correlate all’apertura del mutuo. Queste spese sono ad esempio quelle relative all’apertura di un conto, alla sua gestione, costi di assicurazione o se necessaria di mediazione. In pratica il T.A.E.G. è l’interesse complessivo pagato dal consumatore.

Come si calcolano le rate

In questo caso intervengono anche l’importo del mutuo e il numero di rate previste specificando la periodicità delle rate. La formula è la seguente:

TA / PA
C x (1 + TA / PA)(PA x A) x
(1 + TA / PA)(PA x A) -1)

Dove:

  • C è il capitale
  • TA è il tasso annuo
  • PA è il numero di rate da pagare in un anno
  • A è il numero di anni entro il quale va estinto il mutuo

È evidente che questo calcolo non sia così elementare, anzi. Ma non preoccupatevi ci sono moltissimi modi per ovviare a questo problema. Si può ad esempio ricorrere a Excel che è provvisto di un programma apposito, oppure si possono provare numerosi calcolatori online, voi dovrete solo inserire i dati e il calcolatore provvederà al resto.

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