Il Piano di Ammortamento (detto anche Piano di Rimborso) è quel meccanismo che definisce le modalità di rimborso, attraverso il pagamento di rate periodiche, di un capitale preso in prestito. Operativamente, si tratta di un elenco progressivo ed iterativo con il quale si quantifica l’importo di ciascuna delle rate con cui il debitore si obbliga sia a rimborsare il capitale al creditore, sia a remunerarlo per il servizio ottenuto attraverso il pagamento degli interessi.
Come si compone un piano di ammortamento
L’ammontare di ciascuna rata è infatti dato dalla somma di:
- quota capitale: rappresenta il capitale mutuato che viene restituito al creditore, diminuendo in questo modo il debito complessivo.
- la quota interessi: ammontare destinato al pagamento degli interessi maturati sul debito.
Gli isituti finanziari ricorrono a diverse metodologie di calcolo per la definizione di tale piano a seconda delle differenti condizioni di mercato o segmento di clientela a cui si rivolgono. Tra le diverse tipologie, i piani di ammortamento maggiormente utilizzati nella realtà operativa sono quello a rata costante, definito ammortamento francese, e quello a quota capitale costante, definito ammortamento italiano. Tali qualificazioni geografiche costituiscono delle convenzioni, non identificano, infatti, il paese o area in cui tali metodologie si sono affermate o vengono principalmente utilizzate. Di seguito le principali differenze e modalità di calcolo.
Ammortamento “alla francese”
Il piano di ammortamento “alla francese” prevede che l’importo della rata rimanga invariato sino all’estinzione del debito. Tuttavia, di rata in rata, variano i pesi delle due componenti della rata, le quali sono caratterizzate da un rapporto inverso: la quota interessi ha andamento decrescente, di contro la quota capitale ha un andamento crescente.
Nello specifico, all’inizio la componente preponderante dell’importo della rata è costituita dalla quota interessi. Progressivamente, man mano che il capitale viene restituito, l’ammontare degli interessi diminuisce e la quota capitale aumenta. Per costruire questo tipo di piano di ammortamento è necessario calcolare per ciascuna scadenza:
- La Quota Interessi, data dalla moltiplicazione del capitale residuo (periodo precedente) per il tasso di interesse (rapportato al periodo).
- La Quota capitale, data dalla sottrazione della quota interessi dalla rata (costante);
- ll Capitale Residuo è dato dalla sottrazione della quota capitale dal capitale residuo del periodo precedente.
Sommando tutte le quote capitali si ottiene il capitale iniziale chiesto in prestito e, allo stesso modo, sommando tutte le quote interessi si ottiene il costo totale dell’operazione di finanziamento in termini di interessi da pagare.
Il vantaggio offerto da questa tipologia di piano di ammortamento è relativo alla deducibilità fiscale degli interessi passivi. Tuttavia, evidenzia lo svantaggio di essere particolarmente anti-economico nella misura in cui si intenda estinguere anticipatamente l’obbligazione, dal momento che la maggior parte degli interessi viene pagata proprio nelle fasi iniziali.
Ammortamento “all’italiana”
Il piano di ammortamento “all’italiana” prevede rate ad importi decrescenti, costituite da una quota capitale costante e da una quota interessi che diminuisce nel tempo. In altre parole, man mano che si procede al pagamento delle rate, queste saranno di importo inferiore fino a raggiungere una soglia minima all’estinzione dell’obbligazione. Per costruire il piano di ammortamento sarà necessario calcolare per ogni scadenza:
- La Quota capitale, dividendo il capitale iniziale per il numero di rate;
- Il Capitale residuo, sottraendo dalla quota capitale (costante) il capitale residuo del periodo precedente;
- La Quota interessi, moltiplicando il capitale residuo del periodo precedente per il tasso di interesse (rapportato al periodo);
- La Rata, sommando la quota interessi alla quota capitale.
Il principale vantaggio di questa tipologia di ammortamento è quello di consentire un progressivo alleggerimento del carico, in termini di esborso monetario, di rata in rata. Di fatto, rispetto al metodo alla francese, il capitale viene restituito prima.
Altre tipologie di piani di ammortamento
Tipologie meno comuni, ma in uso presso particolari istituti o mercati finanziari sono il piano di ammortamento “alla tedesca”, variante di quella “alla francese” con la differenza che gli interessi si pagano all’inizio del periodo in cui maturano, e quello “all’americana”, che si caratterizza per la presenza contemporanea di un prestito e di un piano di accumulo: la quota capitale viene via via versata in un fondo con cui verrà rimborsato l’intero capitale a fine del mutuo, mentre la quota interessi è costante. La logica è quella di generare degli interessi attivi in modo da controbilanciare quelli passivi dovuti per il prestito.
Domande Frequenti
Un piano di ammortamento del mutuo è un documento che dettaglia il modo in cui il prestito ipotecario verrà rimborsato nel tempo. Illustra le rate mensili, suddivise tra capitale e interessi, ed evidenzia come, con ogni pagamento, il saldo del mutuo si riduce gradualmente fino al completo rimborso. Questo piano aiuta a comprendere l’evoluzione del debito e a programmare le finanze personali.
Il calcolo di un piano di ammortamento del mutuo si basa su alcuni parametri chiave: l’importo del prestito, la durata del mutuo, il tasso di interesse e la frequenza dei pagamenti. Utilizzando formule matematiche o strumenti online dedicati, è possibile determinare l’importo di ciascuna rata e la suddivisione tra capitale e interessi. Questo calcolo permette di visualizzare come il saldo del mutuo si riduce nel tempo.
Il piano di ammortamento francese e quello italiano differiscono principalmente nella struttura delle rate. Nel sistema francese, le rate sono costanti nel tempo e composte da una quota capitale e una quota interessi, che variano nel tempo. Nel sistema italiano, invece, la quota capitale rimane costante mentre gli interessi diminuiscono, risultando in rate decrescenti nel corso del tempo.
Avere un piano di ammortamento è fondamentale per gestire correttamente il rimborso del mutuo, evitando spiacevoli sorprese. Permette di avere una visione chiara sul totale degli interessi pagati nel corso del tempo, sul capitale residuo e sulle rate future. Inoltre, può essere un utile strumento di negoziazione con le istituzioni finanziarie per ottenere condizioni di rimborso più favorevoli.
Sì, in alcuni casi è possibile modificare il piano di ammortamento, anche se le condizioni variano da banca a banca. Può essere opportuno rivolgersi alla propria banca per discutere di possibili modifiche in caso di cambiamenti nella situazione finanziaria, come un miglioramento del reddito o l’eredità di una somma di denaro. Modificare il piano può aiutare a ridurre la durata del mutuo o l’importo delle rate mensili, facilitando la gestione del debito nel lungo termine.
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